mercoledì 15 aprile 2015

Milan l'è on gran Milan

Chi non vive a Milano, non la capisce.
Da fuori fa paura. Caotica, confusionaria, dispersiva e "tutta uguale". Vero. Ma solo ad un occhio non allenato e abituato ad altri centri.

Se vi dicessi che invece è piccola, che a volte assomiglia ad un paesotto piuttosto che ad una enorme metropoli, probabilmente mi prendereste per matta.

A me da proprio questa sensazione. Nei quartieri in cui ho abitato ho visto sempre le stesse facce, li incontravo al bar e il barista mi conosceva. Non sempre si salutano i vicini di casa (quelli della casa n. 8 erano antipaticissimi!), ma spesso e volentieri ci si è attardati sul pianerottolo o si è preso un caffè insieme. Con la vicina della porta di destra della casa n. 6 condividevo pure il wi-fi e i vicini della casa di sinistra si preoccupavano se tornavo troppo tardi.
Conosci i sensi unici del tuo quartiere, i giorni della pulizia delle strade, dove parcheggiare perchè "tollerato" e dove invece starne lontani, la migliore pizza della zona e quella immangiabile.
Con il cane, poi, questo senso di paese aumenta in maniera esponenziale.

Per tutti questi motivi la nuova casa è stata cercata nella zona di Milano che più sento mia.
Perchè amo questa zona? Sicuramente per i tanti ricordi. Sono arrivata quasi per caso, quasi 8 anni fa.
La mia ex collega, la famosa Conqui, mi ha proposto di andare a stare da lei per dividere le spese.
E' la prima zona in cui ho imparato a muovermi, in cui sapevo arrivare senza perdermi, in cui riuscivo anche a dare indicazioni, di cui conoscevo i mezzi pubblici. 
Poi, i primi anni a Milano ero senza macchina e non esisteva il car-sharing (per la verità non avevo nemmeno la carta di credito) quindi mi sono mossa veramente tanto a piedi. La sera, di ritorno dall'ufficio, scendevo con il tram due fermate prima della mia per andare alla (allora) Standa e dovevo selezionare le cose da comprare, per non portare troppo peso fino a casa. Per andare dai miei utilizzavo il treno e raggiungevo la stazione a piedi. 

Quando sono andata all'Esselunga a piedi -perchè oggettivamente vicino a casa- per prendere due o tre cose che mancavano, e mi sono ritrovata a passeggiare, di sera, per il quartiere, ho avuto un piacevolissimo deja-vu.
E ho notato che nella zona dove abito è praticamente impossibile morire di fame. Supermercati, kebab (ben TRE a distanza di pochi metri gli uni dagli altri), osterie, ristorantini, enoteche... il livello dell'offerta è piuttosto alto! 

Avete presente quella sensazione di sentirsi "a casa"? Ecco, in questa zona, di cui conosco le vie, provo proprio questo.

E' che a me, Milano, piace davvero.



4 commenti:

  1. Ah si una sensazione spettacolare.... la conosco e la rivivo tutte le volte che vado nel mio paese, quello dove mi sono sposata per intenderci e che tu conosci.
    Diverso è dove abito adesso.... leggo dei tuoi ex vicini e mi rendo conto che i miei sono delle immense facce da culo. Con loro ho condiviso solo litigi e le pulizie delle scale. Mai bevuto un caffè o fatto due chiacchiere sul pianerottolo. Mai parlato nemmeno del tempo, ma sono scazzi. Ho scoperto dalla mia collega che anche il suo ragazzo è dello stesso paese e mi conferma che è proprio il posto, la gente è intossicata dai gas di scarico della vicina statale si vede.
    Non vedo l'ora di tornare al mio paese e sono tanto felice per te....

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    1. Non è ma regola... i vicini della casa n.8 erano odiosi: ti vedevano con le borse della spesa e chiudevano la porta.
      Per fortuna recupero con questi... una signora si è fermata a parlare sul pianerottolo e mi ha aggiornato sugli spostamenti dei vicini...

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  2. Questo post rende giustizia a Milano, anche se in questi giorni pre-expo e con il salone del mobile è il caos. Ieri mi ha citofonato un'agenzia immobiliare, che caso mi ha offerto una villa nel paese fuori MI dove lavoro in cambio del mio appartamento! MA SI FIGURI, ho risposto, il nostro appartamento l'abbiamo sistemato che è un gioiellino e da Milano me ne andrei solo per stare al mare. Pensa che sabato sera siamo andati a cena con amici sui navigli eravamo tre coppie e mica c'era un'altra cara amica nello stesso ristorante? A volte sì, sembra proprio un paesone.

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    1. Grazie Sandra per condividere con me questo pensiero! E anche io lascerei Milano solo per il mare.

      Expo? Salone del Mobile? Settimane della moda? Sono solo momenti difficili nella relazione con la cittá.. come in coppia, quando ci sono periodi di nervosismo o troppo lavoro. Per fortuna hanno una durata limitata!

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